Ricerca: SRM, presentato al Parlamento europeo il rapporto annuale sull’energia nel Mediterraneo
L’area del Mediterraneo e della regione MENA (Middle East & North Africa) incide per il 20% sulla produzione mondiale di fonti fossili. Detiene quasi la metà delle riserve mondiali di petrolio ed oltre il 42% di quelle di gas naturale. In termini di produzione, rappresenta il 37% del petrolio mondiale e il 22% di gas naturale. È quanto emerso dal primo “Med & Italian Energy Report”, il rapporto annuale sul settore dell’energia in Italia e nel Mediterraneo realizzato dal Centro Studi e Ricerche per il Mezzogiorno (SRM) e dall’Energy Security Lab@Energy Center del Politecnico di Torino. Il rapporto è stato presentato oggi al Parlamento europeo, nell’ambito di un evento organizzato in collaborazione con la struttura European Regulatory and Public Affairs della Direzione Affari Istituzionali di Intesa Sanpaolo e con il patrocinio delle europarlamentari Tiziana Beghin e Patrizia Toia. Allo studio hanno collaborato il Joint Research Center della Commissione Europea e la Fondazione Matching Energies.
“Il Rapporto – è spiegato in una nota di SRM - è parte di un progetto di ricerca più ampio, messo in campo da SRM e Politecnico di Torino e denominato ENEMED. L’intenzione è fornire dati, statistiche, modelli economici ed analisi che possano essere utili indicazioni per definire strategie da parte dei policy makers a tutti i livelli. L’iniziativa vuole monitorare l’evoluzione dei campaneti energetici che si stanno realizzando a livello mondiale e quali impatti avranno su Europa e Paesi del Mediterraneo. Attenzione particolare sarà data alle fonti rinnovabili, alle infrastrutture portuali, alle nuove tecnologie e alle fonti emergenti”.
I risultati dei dati e dell’analisi sono stati illustrati da Massimo Deandreis, direttore generale di SRM, e da Ettore Bompard, professore del Dipartimento di Energia del Politecnico di Torino. Hanno partecipato all’evento, in qualità di discussant, rappresentati di key player del mondo energetico: Simone Mori, head of Europe and Euro-Mediterranean Affairs dell’Enel, Marco Zigon, presidente di GETRA, Roberto Vigliotti, segretario generale di Res4Africa Foundation e Emmanuel Tuchscherer, direttore European Affairs di ENGIE. Le conclusioni sono state effettuate da Francesco Profumo, presidente della Compagnia di San Paolo e dell’ACRI.